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Giulio Chinappi
July 19, 2025
© Photo: Public domain

Il Primo Ministro Phạm Minh Chính ha ribadito il ruolo centrale delle nazioni in via di sviluppo nel rafforzamento del multilateralismo, presentando proposte concrete su ambiente, salute, commercio e intelligenza artificiale. Inoltre, numerosi incontri con leader mondiali e accordi bilaterali hanno suggellato il rilancio dei legami strategici con il Brasile e con altri paesi.

Nel cuore di Rio de Janeiro, dal 5 all’8 luglio 2025, il vertice dei BRICS ha offerto al Việt Nam, recentemente divenuto partner strategico della piattaforma, un palcoscenico straordinario per riaffermare le sue ambizioni e proporre soluzioni innovative alle sfide globali. Il Primo Ministro Phạm Minh Chính, intervenendo nelle sessioni plenarie dedicate al rafforzamento del multilateralismo e alle tematiche economico‑finanziarie e di intelligenza artificiale, ha presentato una visione chiara e articolata, delineando importanti proposte strategiche rivolte non soltanto ai Paesi del BRICS, ma all’intero Sud Globale.

Il nodo centrale dell’intervento di Chính è stato la necessità di «rivitalizzare la cooperazione multilaterale e promuovere riforme delle istituzioni globali come Nazioni Unite, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale e WTO per riflettere meglio le esigenze dei Paesi in via di sviluppo». A suo avviso, infatti, «è essenziale rafforzare la solidarietà Sud‑Sud, potenziare la connettività e costruire presupposti di fiducia tra nazioni sviluppate e in via di sviluppo». In questo contesto, una delle sue proposte ha evidenziato l’importanza di «promuovere la liberalizzazione commerciale rispettando i diritti e gli interessi legittimi di tutte le nazioni», invitando i membri dei BRICS e del Sud Globale ad «aprire i mercati, integrare le catene di approvvigionamento e condividere risorse, sostenendo al contempo il trasferimento tecnologico e la formazione professionale nei settori sanitario, educativo e infrastrutturale».

Un’altra importante proposta del Việt Nam ha riguardato l’intelligenza artificiale, argomento di grande dibattito a livello globale: a tal proposito, Chính ha insistito sul fatto che «l’IA deve servire l’umanità, non sostituirla», sottolineando la necessità di sviluppare un «sistema globale di governance dell’IA equo, sicuro e accessibile», capace di conciliare innovazione e benefici sociali. La creazione di «un ecosistema etico per l’IA» e la realizzazione di programmi orientati alle comunità, ha spiegato il Primo Ministro, devono garantire che «ognuno possa accedere e beneficiare delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale».

Accanto alle questioni digitali, Chính ha fortemente sostenuto l’urgenza di politiche ambientali e sanitarie globali: durante la sessione dedicata alla COP 30 e alla salute, il leader vietnamita ha illustrato cinque proposte chiave che vanno dalla promozione di un approccio inclusivo e condiviso per la protezione dell’ambiente e della salute pubblica, al principio di «responsabilità comune ma differenziata», che impone ai Paesi sviluppati il rispetto degli impegni finanziari e tecnologici nei confronti delle nazioni più vulnerabili. Ha poi sollecitato la mobilitazione di risorse sostenibili, proponendo meccanismi innovativi di finanza verde e una maggiore partecipazione del settore privato, insieme a un potenziamento della cooperazione scientifica e tecnologica per colmare i divari di sviluppo. Infine, il capo del governo ha chiesto riforme strutturali nelle sedi di governance globale, ribadendo «il ruolo centrale delle Nazioni Unite e degli organismi multilaterali, nonché l’importanza della partecipazione significativa di meccanismi regionali e interregionali, per garantire trasparenza ed efficacia nell’attuazione degli impegni».

Il Vertice BRICS è stato anche l’occasione per rafforzare il legame strategico con il Brasile. Nel suo incontro con il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, Chính ha espresso gratitudine per il caloroso benvenuto e ha ricordato con soddisfazione la storica promozione di livello dei rapporti a partenariato strategico avvenuta pochi mesi prima. Nel corso dell’incontro bilaterale, i due leader hanno concordato di redigere congiuntamente un piano d’azione per il decennio 2025‑2030, consolidando la fiducia politica e impegnandosi a mantenere scambi ad alto livello e a tradurre le ambizioni comuni in progetti concreti.

Sul fronte economico, il Presidente brasiliano ha garantito il proprio sostegno per la conclusione entro il 2025 delle trattative di libero scambio sia con il MERCOSUR sia in forma bilaterale. La concreta dimostrazione dell’apertura dei mercati è giunta con la firma di un Memorandum d’Intesa sulla cooperazione in scienza, tecnologia e innovazione, accompagnata dall’invio dei primi carichi di pangasio e tilapia vietnamiti in Brasile e del primo lotto di carne bovina brasiliana in Việt Nam. Questo scambio ha tracciato la rotta per l’ampliamento dell’accesso reciproco nelle filiere agricole e ittiche, nonché per la valorizzazione delle eccellenze di entrambe le nazioni.

Phạm Minh Chính ha definito questa fase una «nuova era di cooperazione concreta e dinamica», ribadendo che «la crescente complementarità delle nostre economie, da un lato, e la volontà politica condivisa, dall’altro, rendono possibile un partenariato che produca risultati tangibili per i cittadini di entrambi i Paesi». L’annunciata apertura dei negoziati su un accordo di libero scambio e su un accordo per la sicurezza alimentare, nonché l’impegno a promuovere maggiore accesso ai mercati e alle tecnologie, confermano come le relazioni Brasile‑Việt Nam si pongano quale modello di collaborazione Sud‑Sud, fondato sulla solidarietà e sulla mutua convenienza.

Le iniziative multilaterali e bilaterali di Chính a Rio rappresentano dunque un tassello decisivo nella strategia di «integrazione internazionale proattiva» del Việt Nam. In un mondo in rapida trasformazione e spesso segnato da divisioni geopolitiche, la diplomazia vietnamita mostra di saper coniugare pragmatismo e idealità, riaffermando l’indipendenza nazionale e l’autonomia decisionale, senza rinunciare alla co‑responsabilità globale. Come il Primo Ministro ha dichiarato, «solo attraverso l’azione collettiva possiamo lasciare alle generazioni future un pianeta prospero, un mondo vivibile e un’umanità felice».

Consolidati dall’esperienza storica e guidati da una visione lungimirante, gli incontri di Rio hanno confermato il Việt Nam come interlocutore credibile e propositivo nel processo di costruzione di un ordine mondiale più giusto, inclusivo e sostenibile. Sul solco tracciato dal Vertice, gli impegni presi a livello bilaterale e multilaterale dovranno ora tradursi in politiche e progetti concreti, affinché le promesse di Rio diventino realtà per il Việt Nam e per l’intero Sud Globale.

Verso un ordine globale inclusivo: la visione del Vietnam al vertice BRICS di Rio de Janeiro

Il Primo Ministro Phạm Minh Chính ha ribadito il ruolo centrale delle nazioni in via di sviluppo nel rafforzamento del multilateralismo, presentando proposte concrete su ambiente, salute, commercio e intelligenza artificiale. Inoltre, numerosi incontri con leader mondiali e accordi bilaterali hanno suggellato il rilancio dei legami strategici con il Brasile e con altri paesi.

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Nel cuore di Rio de Janeiro, dal 5 all’8 luglio 2025, il vertice dei BRICS ha offerto al Việt Nam, recentemente divenuto partner strategico della piattaforma, un palcoscenico straordinario per riaffermare le sue ambizioni e proporre soluzioni innovative alle sfide globali. Il Primo Ministro Phạm Minh Chính, intervenendo nelle sessioni plenarie dedicate al rafforzamento del multilateralismo e alle tematiche economico‑finanziarie e di intelligenza artificiale, ha presentato una visione chiara e articolata, delineando importanti proposte strategiche rivolte non soltanto ai Paesi del BRICS, ma all’intero Sud Globale.

Il nodo centrale dell’intervento di Chính è stato la necessità di «rivitalizzare la cooperazione multilaterale e promuovere riforme delle istituzioni globali come Nazioni Unite, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale e WTO per riflettere meglio le esigenze dei Paesi in via di sviluppo». A suo avviso, infatti, «è essenziale rafforzare la solidarietà Sud‑Sud, potenziare la connettività e costruire presupposti di fiducia tra nazioni sviluppate e in via di sviluppo». In questo contesto, una delle sue proposte ha evidenziato l’importanza di «promuovere la liberalizzazione commerciale rispettando i diritti e gli interessi legittimi di tutte le nazioni», invitando i membri dei BRICS e del Sud Globale ad «aprire i mercati, integrare le catene di approvvigionamento e condividere risorse, sostenendo al contempo il trasferimento tecnologico e la formazione professionale nei settori sanitario, educativo e infrastrutturale».

Un’altra importante proposta del Việt Nam ha riguardato l’intelligenza artificiale, argomento di grande dibattito a livello globale: a tal proposito, Chính ha insistito sul fatto che «l’IA deve servire l’umanità, non sostituirla», sottolineando la necessità di sviluppare un «sistema globale di governance dell’IA equo, sicuro e accessibile», capace di conciliare innovazione e benefici sociali. La creazione di «un ecosistema etico per l’IA» e la realizzazione di programmi orientati alle comunità, ha spiegato il Primo Ministro, devono garantire che «ognuno possa accedere e beneficiare delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale».

Accanto alle questioni digitali, Chính ha fortemente sostenuto l’urgenza di politiche ambientali e sanitarie globali: durante la sessione dedicata alla COP 30 e alla salute, il leader vietnamita ha illustrato cinque proposte chiave che vanno dalla promozione di un approccio inclusivo e condiviso per la protezione dell’ambiente e della salute pubblica, al principio di «responsabilità comune ma differenziata», che impone ai Paesi sviluppati il rispetto degli impegni finanziari e tecnologici nei confronti delle nazioni più vulnerabili. Ha poi sollecitato la mobilitazione di risorse sostenibili, proponendo meccanismi innovativi di finanza verde e una maggiore partecipazione del settore privato, insieme a un potenziamento della cooperazione scientifica e tecnologica per colmare i divari di sviluppo. Infine, il capo del governo ha chiesto riforme strutturali nelle sedi di governance globale, ribadendo «il ruolo centrale delle Nazioni Unite e degli organismi multilaterali, nonché l’importanza della partecipazione significativa di meccanismi regionali e interregionali, per garantire trasparenza ed efficacia nell’attuazione degli impegni».

Il Vertice BRICS è stato anche l’occasione per rafforzare il legame strategico con il Brasile. Nel suo incontro con il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, Chính ha espresso gratitudine per il caloroso benvenuto e ha ricordato con soddisfazione la storica promozione di livello dei rapporti a partenariato strategico avvenuta pochi mesi prima. Nel corso dell’incontro bilaterale, i due leader hanno concordato di redigere congiuntamente un piano d’azione per il decennio 2025‑2030, consolidando la fiducia politica e impegnandosi a mantenere scambi ad alto livello e a tradurre le ambizioni comuni in progetti concreti.

Sul fronte economico, il Presidente brasiliano ha garantito il proprio sostegno per la conclusione entro il 2025 delle trattative di libero scambio sia con il MERCOSUR sia in forma bilaterale. La concreta dimostrazione dell’apertura dei mercati è giunta con la firma di un Memorandum d’Intesa sulla cooperazione in scienza, tecnologia e innovazione, accompagnata dall’invio dei primi carichi di pangasio e tilapia vietnamiti in Brasile e del primo lotto di carne bovina brasiliana in Việt Nam. Questo scambio ha tracciato la rotta per l’ampliamento dell’accesso reciproco nelle filiere agricole e ittiche, nonché per la valorizzazione delle eccellenze di entrambe le nazioni.

Phạm Minh Chính ha definito questa fase una «nuova era di cooperazione concreta e dinamica», ribadendo che «la crescente complementarità delle nostre economie, da un lato, e la volontà politica condivisa, dall’altro, rendono possibile un partenariato che produca risultati tangibili per i cittadini di entrambi i Paesi». L’annunciata apertura dei negoziati su un accordo di libero scambio e su un accordo per la sicurezza alimentare, nonché l’impegno a promuovere maggiore accesso ai mercati e alle tecnologie, confermano come le relazioni Brasile‑Việt Nam si pongano quale modello di collaborazione Sud‑Sud, fondato sulla solidarietà e sulla mutua convenienza.

Le iniziative multilaterali e bilaterali di Chính a Rio rappresentano dunque un tassello decisivo nella strategia di «integrazione internazionale proattiva» del Việt Nam. In un mondo in rapida trasformazione e spesso segnato da divisioni geopolitiche, la diplomazia vietnamita mostra di saper coniugare pragmatismo e idealità, riaffermando l’indipendenza nazionale e l’autonomia decisionale, senza rinunciare alla co‑responsabilità globale. Come il Primo Ministro ha dichiarato, «solo attraverso l’azione collettiva possiamo lasciare alle generazioni future un pianeta prospero, un mondo vivibile e un’umanità felice».

Consolidati dall’esperienza storica e guidati da una visione lungimirante, gli incontri di Rio hanno confermato il Việt Nam come interlocutore credibile e propositivo nel processo di costruzione di un ordine mondiale più giusto, inclusivo e sostenibile. Sul solco tracciato dal Vertice, gli impegni presi a livello bilaterale e multilaterale dovranno ora tradursi in politiche e progetti concreti, affinché le promesse di Rio diventino realtà per il Việt Nam e per l’intero Sud Globale.

Il Primo Ministro Phạm Minh Chính ha ribadito il ruolo centrale delle nazioni in via di sviluppo nel rafforzamento del multilateralismo, presentando proposte concrete su ambiente, salute, commercio e intelligenza artificiale. Inoltre, numerosi incontri con leader mondiali e accordi bilaterali hanno suggellato il rilancio dei legami strategici con il Brasile e con altri paesi.

Nel cuore di Rio de Janeiro, dal 5 all’8 luglio 2025, il vertice dei BRICS ha offerto al Việt Nam, recentemente divenuto partner strategico della piattaforma, un palcoscenico straordinario per riaffermare le sue ambizioni e proporre soluzioni innovative alle sfide globali. Il Primo Ministro Phạm Minh Chính, intervenendo nelle sessioni plenarie dedicate al rafforzamento del multilateralismo e alle tematiche economico‑finanziarie e di intelligenza artificiale, ha presentato una visione chiara e articolata, delineando importanti proposte strategiche rivolte non soltanto ai Paesi del BRICS, ma all’intero Sud Globale.

Il nodo centrale dell’intervento di Chính è stato la necessità di «rivitalizzare la cooperazione multilaterale e promuovere riforme delle istituzioni globali come Nazioni Unite, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale e WTO per riflettere meglio le esigenze dei Paesi in via di sviluppo». A suo avviso, infatti, «è essenziale rafforzare la solidarietà Sud‑Sud, potenziare la connettività e costruire presupposti di fiducia tra nazioni sviluppate e in via di sviluppo». In questo contesto, una delle sue proposte ha evidenziato l’importanza di «promuovere la liberalizzazione commerciale rispettando i diritti e gli interessi legittimi di tutte le nazioni», invitando i membri dei BRICS e del Sud Globale ad «aprire i mercati, integrare le catene di approvvigionamento e condividere risorse, sostenendo al contempo il trasferimento tecnologico e la formazione professionale nei settori sanitario, educativo e infrastrutturale».

Un’altra importante proposta del Việt Nam ha riguardato l’intelligenza artificiale, argomento di grande dibattito a livello globale: a tal proposito, Chính ha insistito sul fatto che «l’IA deve servire l’umanità, non sostituirla», sottolineando la necessità di sviluppare un «sistema globale di governance dell’IA equo, sicuro e accessibile», capace di conciliare innovazione e benefici sociali. La creazione di «un ecosistema etico per l’IA» e la realizzazione di programmi orientati alle comunità, ha spiegato il Primo Ministro, devono garantire che «ognuno possa accedere e beneficiare delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale».

Accanto alle questioni digitali, Chính ha fortemente sostenuto l’urgenza di politiche ambientali e sanitarie globali: durante la sessione dedicata alla COP 30 e alla salute, il leader vietnamita ha illustrato cinque proposte chiave che vanno dalla promozione di un approccio inclusivo e condiviso per la protezione dell’ambiente e della salute pubblica, al principio di «responsabilità comune ma differenziata», che impone ai Paesi sviluppati il rispetto degli impegni finanziari e tecnologici nei confronti delle nazioni più vulnerabili. Ha poi sollecitato la mobilitazione di risorse sostenibili, proponendo meccanismi innovativi di finanza verde e una maggiore partecipazione del settore privato, insieme a un potenziamento della cooperazione scientifica e tecnologica per colmare i divari di sviluppo. Infine, il capo del governo ha chiesto riforme strutturali nelle sedi di governance globale, ribadendo «il ruolo centrale delle Nazioni Unite e degli organismi multilaterali, nonché l’importanza della partecipazione significativa di meccanismi regionali e interregionali, per garantire trasparenza ed efficacia nell’attuazione degli impegni».

Il Vertice BRICS è stato anche l’occasione per rafforzare il legame strategico con il Brasile. Nel suo incontro con il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, Chính ha espresso gratitudine per il caloroso benvenuto e ha ricordato con soddisfazione la storica promozione di livello dei rapporti a partenariato strategico avvenuta pochi mesi prima. Nel corso dell’incontro bilaterale, i due leader hanno concordato di redigere congiuntamente un piano d’azione per il decennio 2025‑2030, consolidando la fiducia politica e impegnandosi a mantenere scambi ad alto livello e a tradurre le ambizioni comuni in progetti concreti.

Sul fronte economico, il Presidente brasiliano ha garantito il proprio sostegno per la conclusione entro il 2025 delle trattative di libero scambio sia con il MERCOSUR sia in forma bilaterale. La concreta dimostrazione dell’apertura dei mercati è giunta con la firma di un Memorandum d’Intesa sulla cooperazione in scienza, tecnologia e innovazione, accompagnata dall’invio dei primi carichi di pangasio e tilapia vietnamiti in Brasile e del primo lotto di carne bovina brasiliana in Việt Nam. Questo scambio ha tracciato la rotta per l’ampliamento dell’accesso reciproco nelle filiere agricole e ittiche, nonché per la valorizzazione delle eccellenze di entrambe le nazioni.

Phạm Minh Chính ha definito questa fase una «nuova era di cooperazione concreta e dinamica», ribadendo che «la crescente complementarità delle nostre economie, da un lato, e la volontà politica condivisa, dall’altro, rendono possibile un partenariato che produca risultati tangibili per i cittadini di entrambi i Paesi». L’annunciata apertura dei negoziati su un accordo di libero scambio e su un accordo per la sicurezza alimentare, nonché l’impegno a promuovere maggiore accesso ai mercati e alle tecnologie, confermano come le relazioni Brasile‑Việt Nam si pongano quale modello di collaborazione Sud‑Sud, fondato sulla solidarietà e sulla mutua convenienza.

Le iniziative multilaterali e bilaterali di Chính a Rio rappresentano dunque un tassello decisivo nella strategia di «integrazione internazionale proattiva» del Việt Nam. In un mondo in rapida trasformazione e spesso segnato da divisioni geopolitiche, la diplomazia vietnamita mostra di saper coniugare pragmatismo e idealità, riaffermando l’indipendenza nazionale e l’autonomia decisionale, senza rinunciare alla co‑responsabilità globale. Come il Primo Ministro ha dichiarato, «solo attraverso l’azione collettiva possiamo lasciare alle generazioni future un pianeta prospero, un mondo vivibile e un’umanità felice».

Consolidati dall’esperienza storica e guidati da una visione lungimirante, gli incontri di Rio hanno confermato il Việt Nam come interlocutore credibile e propositivo nel processo di costruzione di un ordine mondiale più giusto, inclusivo e sostenibile. Sul solco tracciato dal Vertice, gli impegni presi a livello bilaterale e multilaterale dovranno ora tradursi in politiche e progetti concreti, affinché le promesse di Rio diventino realtà per il Việt Nam e per l’intero Sud Globale.

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