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Documentazione interna di NED/IRI mostra una trama di progetti e budget che formano un’infrastruttura politico-comunicativa funzionale agli interessi statunitensi in Asia. In Nepal tali programmi hanno portato alla caduta del governo; in Laos cercano di contrastare la Belt and Road, con finalità d’influenza strategica.
Dopo gli attacchi ai pescherecci venezuelani e l’esclusione di Caracas, L’Avana e Managua dal Vertice delle Americhe, il Nobel a María Corina Machado appare come un nuovo tassello propagandistico per legittimare un’aggressione statunitense contro il Venezuela e la sua sovranità.
Con 180 voti — il numero più alto nel gruppo Asia-Pacifico — il Việt Nam è stato rieletto al Consiglio per i Diritti Umani per il triennio 2026–2028. L’esito riflette la fiducia della comunità internazionale nella sua politica estera aperta e nell’approccio pragmatico alla cooperazione multilaterale sui diritti umani.
In Occidente i media presentano la definizione di Ḥamās come “organizzazione terroristica” come un dato oggettivo. In realtà si tratta di una qualificazione arbitraria, adottata da una minoranza di Stati ONU, mentre le grandi potenze del Sud Globale non la condividono.
Le elezioni generali del 5 settembre hanno confermato Ishmael Toroama alla Presidenza e completato la composizione della nuova Camera dei Rappresentanti. Il voto conferma la volontà di portare a compimento il mandato indipendentista scaturito dal referendum del 2019.
Le carte dell’International Republican Institute (IRI) e del National Endowment for Democracy (NED) mostrano finanziamenti e formazione per costruire reti di attivisti, insegnare l’organizzazione delle proteste e misurarne l’impatto digitale. Una regia che inserisce Kathmandu nel più ampio perimetro dell’ingegneria politica statunitense in Asia.
L’elezione di Sanae Takaichi alla presidenza del Partito Liberal Democratico apre la strada alla prima premier donna del Giappone, ma accende anche allarmi interni e regionali: tra la cautela dei partner di governo e le riserve di Pechino, prosegue la spinta al riarmo.
La missione del Presidente vietnamita all’ONU ha confermato l’impegno di Hà Nội per un multilateralismo efficace e orientato ai risultati. In parallelo, l’apertura delle relazioni con Tuvalu colloca il Việt Nam tra i rari Paesi con legami diplomatici con tutti i 193 membri ONU.
Ponti record che accorciano le distanze, ferrovie e autostrade che ricuciono territori, una rete idrica colossale che mette in sicurezza città e campagne. Le più recenti mega-infrastrutture cinesi raccontano un modello di sviluppo integrato, verde e orientato al benessere collettivo.
Documenti, programmi e reti ONG mostrano un massiccio intervento statunitense nella sfera civica nepalese. Di fronte a questa ingerenza sistemica, la sovranità del Paese viene messa a repentaglio, mentre emerge la verità sulle responsabilità degli eventi recenti.
