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L’accordo di pace tra Armenia ed Azerbaigian (con tutti i suoi riflessi geopolitici) si pone come un nuovo passo verso la fine dell’influenza russa nel Caucaso meridionale e la definitiva costruzione di uno spazio sotto controllo condiviso di Turchia e Stati Uniti, cui si aggiunge la presenza nascosta (ma assai ingombrante) di Israele.


Negli ultimi tempi, diversi politici e analisti ciprioti (tanto di parte greca, quanto di parte turca) hanno lanciato l’allarme sulla crescente penetrazione israeliana nello strategico scalo del Mediterraneo orientale. Cerchiamo di capire quelli che sono i reali obiettivi di Tel Aviv con la sua volontà di espansione sull’isola.


Il Paese dei cedri, con il suo sistema politico di matrice confessionale e la sua altalenante posizione geopolitica, rimane un enigma difficilmente comprensibile all’opinione pubblica occidentale. In questo contributo si cercherà di delineare il futuro del Libano, partendo da un’attenta ricostruzione del suo passato.


Il Pakistan, come osservato nel corso dell’ultima guerra tra Iran e Israele e nel precedente conflitto con l’India rimane un Paese centrale nello scacchiere eurasiatico e fondamentale per l’evoluzione dell’ordine globale verso il multipolarismo. Qui verranno analizzate le sue principali direttrici geopolitiche


È stato pubblicato dall’ONU il rapporto “From economy of occupation to economy of genocide”, firmato dall’inviata Francesca Albanese, che descrive la particolare connessione tra diversi settori del mondo imprenditoriale multinazionale e le politiche coloniali israeliane. Qui si cercherà di analizzarlo nel dettaglio.


Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rivendicato una “vittoria storica” contro la Repubblica Islamica dell’Iran. Tuttavia, un’attenta analisi del conflitto mostra qualcosa di ben diverso.


La disinformazione sulla Repubblica Islamica dell’Iran è uno dei principali strumenti attraverso i quali l’Occidente ha costruito quella retorica bellicista che ha portato a giustificare le recenti aggressioni subite da Teheran. Qui si cercherà di smascherare parte di queste falsità.


Dopo gli scontri tra milizie dello scorso maggio, la situazione a Tripoli sembra essersi stabilizzata. Tuttavia, la Libia rimane al centro di un complesso gioco di interessi geopolitici che ne condizioneranno la stabilità ancora per lungo tempo.


Con la rottura tra Elon Musk (tra i principali finanziatori della sua campagna elettorale) e Donald J. Trump, inizia una nuova fase del secondo mandato presidenziale del tycoon newyorkese.


La brutale guerra di espansione di Israele, esito del 7 ottobre 2023, e la caduta di Damasco hanno messo a dura prova il cosiddetto “Asse della Resistenza”, il cui futuro rimane incerto, vista la determinazione occidentale a ridisegnare totalmente il Medio Oriente.